Polmoni in provetta: il trapianto è efficace
Fino a qualche decennio fa la notizia avrebbe avuto un carattere fantascientifico: il primo polmone coltivato in provetta è stato oggetto di un trapianto su un piccolo ratto da laboratorio e sembra essere efficace. L’esperimento è targato Dipartimento di Bioingegneria dell’Università di Yale e rappresenta un importante avvicinamento al trapianto di polmoni costruiti in laboratorio sull’uomo. Certo, la strada per arrivare a testare il procedimento sugli esseri umani è ancora lunga, ma i progressi della medicina rigenerativa accelerano di giorno in giorno.
Ecco in breve come si è svolto il procedimento di coltivazione del polmone. Si è proceduto a prelevare dai polmoni di un topo adulto la struttura cellulare di base, fondamentale per fare nascere nuove cellule polmonari. Il processo di crescita è stato poi implementato all’interno di un bireattore che riprendeva alla perfezione le condizioni di sviluppo fetale dei polmoni. Il tempo di funzionamento dopo il reimpianto è durato tra i quarantacinque minuti e le due ore.
In un ipotetico futuro la ricerca della medicina rigenerativa potrebbe quindi permettere di velocizzare il processo di trapianto e soprattutto di evitare rigetti e infezioni che derivano dalle incompatibilità comportate dal trapiantare i polmoni da un individuo all’altro.
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